9 persone su 10 hanno pregiudizi sui ruoli di genere

Scritto da Clelia Bergonzani

26 Agosto 2023

Fonte: Infodata de IlSole24Ore – 9 persone su 10 nel mondo, fra uomini e donne, nutrono pregiudizi stereotipati riguardo ai ruoli di genere. Quasi la metà della popolazione mondiale crede che gli uomini siano leader politici migliori delle donne, e due persone su cinque ritengono che un uomo possa dirigere un’azienda meglio di una donna. Questi pregiudizi di genere sono evidenze raccolte sia nei paesi con indice di sviluppo umano basso che alto e in tutte le regioni, in tutte le fasce di il reddito, e in culture diverse.

È quello che emerge da un rapporto appena pubblicato dall’UNDP, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, dal titolo Breaking Down Gender Biases. Shifting social norms towards gender equality, che introduce un nuovo indice per misurare il gender gap. L’indice in questione è il Gender Social Norms Index (GSNI), e non misura gli esiti, cioè la presenza femminile in un dato contesto, o le differenze di reddito, di occupazione o di tipo di contratto di lavoro, bensì quantifica gli stereotipi presenti fra le persone riguardo al ruolo sociale di uomini e donne. Attualmente i risultati presentati nel rapporto abbracciano l’85% della popolazione mondiale.

Biases politici, scolastici, economici

Il 57% delle donne e il 65% degli uomini nutre bias di natura politica (diritti delle donne, se è giusto o meno che le donne si dedicano alla carriera politica, se siano portate o meno a governare). Solo il 27% degli intervistati ha risposto che per la democrazia è fondamentale che le donne abbiano i medesimi diritti degli uomini. Il 49% ha dichiarato che gli uomini sono leader migliori delle donne.
Il 25% delle donne e il 31% degli uomini ha bias di natura scolastica: il 28% pensa ad esempio che la formazione universitaria sia più importante per i ragazzi che per le ragazze. Il 54% delle donne e il 64% degli uomini ha bias di natura economica: il 43% di loro pensa che gli uomini sappiano fare business meglio delle donne e uil 46% che sia più importante per un uomo trovare lavoro rispetto a una donna. Infine, il 73% delle donne e il 76% degli uomini evidenziano nelle proprie convinzioni bias riguardante i comportamenti fisici, il 25% intorno al tema della violenza e il 58% sul diritto al controllo riproduttivo da parte della donna.

Dai dati emergono dei fatti. Primo, che i divari di genere nel reddito hanno una forte associazione statistica con i bias di genere. Secondo, nei paesi con i più alti livelli di bias suoi ruoli sociali, le donne dedicano oltre sei volte più tempo degli uomini alle faccende domestiche e al lavoro di cura, rispetto ai paesi con livelli più bassi di biases.
La terza notizia, positiva, è che la percentuale di persone senza pregiudizi nelle norme sociali di genere è migliorata in 27 paesi tra il 2010-2014 e il 2017-2022. Certo, nel complesso il valore globale del GSNI è cambiato poco nell’ultimo decennio evidenziando un’incontrovertibile persistenza delle norme sociali. In 38 paesi con dati sia per l’ondata 6 (2010-2014) che per l’ondata 7 (2017-2022) del World Values Survey (che rappresentano il 47% della popolazione mondiale), la percentuale di persone con almeno un bias de – in lieve aumento, dall’86,9% all’84,6%. Il progresso è stato maggiore tra gli uomini (+3%) che fra le donne (+1,5%).

E l’talia?

Nel sito web di UNDP è possibile interrogare i dati, comparando paesi e tipi di biases. Rispetto ai paesi europei, l’Italia presenta percentuali di persone con biases di questo tipo elevate. Il 61% della popolazione nutre almeno un bias, il 65,3% degli uomini e il 57,9% delle donne. In Spagna è il 50% della popolazione, in Francia il 56%, in Germania il 37%, nei Paesi Bassi e in Regno Unito il 30%, in Svezia il 27%.
Il 19,2% degli italiani che hanno compilato la survey ha bias di natura politica, l’8% di natura scolastica, il 29,7% di natura economica – non a caso la metà delle giovani madri in Italia non lavora – e il 45,5% giustifica biases sulle scelte delle donne rispetto alla gestione della propria sessualità e della riproduzione.

Per inquadrare questi numeri, si aggiunga che 54 paesi interrogati presentano percentuali di persone con bias di questo tipo superiori al 90%.

Per approfondire vai al link sul sito de IlSole24Ore

Potrebbe anche interessarti…

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.