Fonte: MicroMega.net – Il femminicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto lo scorso 11 novembre, ha profondamente scosso il nostro Paese. Non solo per la giovane età sia della vittima sia del suo carnefice e per la apparente “normalità” delle loro vite, nelle quali molti di noi si sono identificati, ma soprattutto per il modo in cui la famiglia, a partire dalla sorella Elena e poi dal padre Gino, ha posto all’attenzione pubblica il caso, sottolineando che “il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere”. La parola patriarcato è tornata al centro del dibattito e il movimento delle donne è tornato a inondare le piazze, con una manifestazione oceanica il 25 novembre scorso.
Nel numero uscito lo scorso 21 marzo MicroMega prova ad analizzare le diverse forme di patriarcato (da quelle più antiche a quelle che ci riguardano ancora oggi) e le risposte del femminismo (o meglio: dei femminismi) nel corso del tempo.
Con contributi di: Eva Cantarella, Francesco Remotti, Paola Sacchi, Pier Paolo Viazzo, Giuliana Sgrena, Ingrid Colanicchia, Federica D’Alessio, Cristiana De Santis, Giuliana Giusti, Federico Zappino, Iole Natoli, Paola Di Nicola Travaglini, Simona Ammerata, Lucia Raffa, Annarosa Buttarelli, Alessandra Chiricosta, Laura Cima, Anna Maria Crispino, Maria Rosa Cutrufelli, Dahlia de la Cerda, Donatella Di Pietrantonio, Monica Lanfranco, Dacia Maraini, Valeria Parrella, Maria Serena Sapegno, Chiara Saraceno, Alice Schwarzer, Nadia Terranova, Samia Walid, Fanny de Beauharnais e Marco Menin.
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