Fonte: EIGE – I tradizionali ruoli di genere possono diventare gabbie anche per gli uomini e trappole per la loro salute mentale. Il conformarsi degli uomini alle norme tradizionali della mascolinità può influenzare il loro comportamento in molteplici modi; tra questi l’incapacità di riconoscere i sintomi depressivi e la tendenza a reazioni come violenza, rabbia e abuso di sostanze oltre alla riluttanza a cercare un aiuto professionale se non come ultima risorsa e la resistenza a utilizzare terapie se considerate inaccettabili, come per esempio l’assunzione di farmaci (Seidler et al. al., 2016).
L’OMS sostiene che gli uomini che aderiscono alle norme tradizionali della mascolinità, tra cui l’autosufficienza, il controllo emotivo, l’antifemminilità e la tenacia, hanno maggiori probabilità di evitare di parlare e di cercare aiuto per problemi di salute mentale (Gough e Novikova, 2020).
Tali norme e atteggiamenti sono spesso rafforzati sul lavoro, in particolare nei settori a predominanza maschile, dove le manifestazioni di debolezza sono scoraggiate, la competizione tra pari è incoraggiata e la violenza e i comportamenti aggressivi sono frequentemente tollerati.
I fattori comuni che influenzano il comportamento di ricerca di aiuto includono la preferenza a gestire il problema da soli, la scarsa percezione del bisogno e la scarsa alfabetizzazione in materia di salute mentale (Andrade et al., 2014; Schnyder et al., 2017). Lo stigma che circonda il bisogno di aiuto provoca vergogna e imbarazzo e impedisce alle persone di agire per contrastare il problema.
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