Lettura suggerita da Chiara Cacciani
Fonte: Feltrinelli.it – Questo memoir, scritto nella lingua ispirata e inconfondibile di Tea Ranno, si apre con un risveglio in ospedale: Tea ha quarantacinque anni ed è appena stata operata d’urgenza per un’infezione che, partita dall’utero, è arrivata a infuocarle l’intestino, il fegato, i polmoni. Soffre di endometriosi da quando è giovanissima. Ma questa volta ne è quasi morta. L’endometriosi è una malattia cronica che colpisce molte donne. Le cause non sono ancora del tutto chiare, la diagnosi spesso è complessa e non esiste una cura definitiva. Provoca, tra le altre cose, cicli mestruali molto abbondanti e dolorosi, un dolore che – racconta Tea – “certe volte è come un cane che mozzica, certe altre è come un fuoco che brucia”. Ma “Se hai male in quei giorni che c’è di strano?”, “Sei femmina, ti devi abituare“, “Hai la soglia del dolore troppo bassa“, “È un problema psicologico!” sono le frasi che si sentono rivolgere da generazioni le donne che ne soffrono. Questo modo sistematico di screditare il dolore femminile contribuisce a far sì che l’endometriosi ancora oggi venga spesso diagnosticata con grande ritardo.
Con piacere condividiamo e vi invitiamo a leggere la recensione curata da Gabriele Balestrazzi, giornalista -> https://www.ilcielodiparma.it/2024/03/01/endometriosi-un-cane-che-morde-dentro-nel-libro-di-tea-ranno/?fbclid=IwAR1b9DUEivsoBdLq8XQaZsga51ykplsa_9iRwEqPJDObGQxVLtbx0Ia9jh4
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